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SMALTIMENTO RIFIUTI E ATTEGGIAMENTO DEI COMUNI LOCALI
Nei primissimi anni ottanta come giovane assessore all’ambiente al Comune di Cossato avevo introdotto in città uno dei primi servizi di raccolta differenziata in Italia. Ora Cossato è non solo Comune Riciclone di Legambiente con una percentuale di raccolta differenziata superiore all’80% ma anche uno dei tre Comuni piemontesi con più di 10.000 abitanti “Rifiuti Free” cioè con una produzione annua di rifiuti residui pro capite inferiore a 75 kg. In questi 40 anni sono stati fatti tre passi fondamentali per raggiungere e superare il 65% di legge di raccolta differenziata. Il porta a porta, la raccolta dell’organico, la tariffa proporzionale ai rifiuti residui effettivamente prodotti. Grazie a queste migliorie 18 Comuni Biellesi hanno raggiunto l’obiettivo, l’altra faccia della medaglia sono però i 61 che sono rimasti al di sotto. Il problema è che ancora in troppi Comuni il sistema è rimasto fermo a quello di Cossato che andava bene a inizio anni ottanta, attraverso raccolta stradale con campane, senza organico e senza tariffa proporzionale ai rifiuti prodotti. E’ come se in alcuni Comuni invece che usare i computer si usassero ancora le vecchie macchine per scrivere.
Ovviamente con questo sistema non si andrà mai oltre un 25-30% per bene che vada. E questo è un primo grosso problema da affrontare: Ottenere un sistema di raccolta differenziata omogeneo su tutto il territorio provinciale, rendendolo in tutti i Comuni Biellesi domiciliare, esteso all’organico e con tariffa commisurata ai rifiuti prodotti. Non si capisce perché in un territorio che ha gli stessi abitanti di una città di media grandezza come Reggio Emilia debbano esserci cittadini con servizi di serie A e altri con servizi di serie B. O meglio un po’ lo si capisce: dato che ancora molto dipende ahimè dai singoli Comuni ci sono sindaci che non si fanno alcun problema ad affermare che preferiscono pagare le sanzioni dovute al mancato raggiungimento degli obiettivi di legge piuttosto che attivare un servizio ecologicamente più efficace ma secondo loro più oneroso. Come dire: si stava meglio quando il servizio non costava proprio nulla e i rifiuti semplicemente si buttavano lungo una ripa nei boschi oppure nei torrenti. Su questo tema ecologico credo il Movimento dovrebbe portare avanti una iniziativa politica non dimenticando che ci sono altre due questioni rilevanti: la scarsa informazione sul corretto conferimento dei materiali su cui anzi regna spesso una gran confuzione e poi una campagna per andare oltre la raccolta differenziata a cominciare dalla riduzione dei rifiuti da imballaggi facendo la spesa. Ma su questi due punti ci sarà modo di tornare.
Prof. Giuseppe Paschetto
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DONNE E COMMENTI SESSISTI, IL M5S BIELLA DICE NO!
Le donne del M5S Biella hanno dato il via ad una iniziativa di risposta ai commenti apparsi sotto a un post di Matteo Salvini, commenti di chiaro stampo sessista nei confronti della nostra neo eletta ministro Lucia Azzolina.
Nei giorni scorsi abbiamo fatto rete, realizzando dei selfie tutte con rossetto rosso, ne abbiamo ricavato un collage e l’abbiamo pubblicato su Facebook riscuotendo molte approvazioni.
Per chiarezza facciamo un passo indietro:
Il 29 dicembre Salvini pubblicava una foto di Lucia Azzolina sovrastata dalla scritta:
“al concorso per presidi sarebbe bello se l’orale fosse anonimo”
scatenando tutti i leoni da tastiera inaciditi dall’nvidia con una serie di allusioni al rossetto rosso, alla bocca e al sorriso.
In seguito, 1 gennaio, il capitano leghista si schierava indignato a difesa della candidata alla presidenza della regione Emilia Romagna. Motivo? Una serie di commenti dello stesso stampo sessista riferiti ad una fotografia in cui appariva in evidenza il bel fondoschiena della Borgonzoni.
In precedenza vi furono commenti dello stesso tenore anche sulla Boschi e sulla Boldrini e vogliamo dimenticare il titolo di Libero sulla “patata bollente” riferito alla Raggi? NO!!!
Per onestà intellettuale ammettiamo che i commenti sulla Boldrini vennero scatenati da un post di Beppe Grillo, ma ricordiamo che tutto il M5S , Beppe compreso, presero pubblicamente le distanze dalle volgarità perpetrate nei confronti dell’allora presidente della camera, mentre per Salvini e la Lega non sembra necessario chiarire le proprie posizioni inerenti il post in questione su Lucia.
Riteniamo che nessuna donna dovrebbe subire attacchi di questo genere, di qualsiasi bandiera politica essa faccia parte. Per noi ogni donna vittima di attacchi sessisti è da difendere.
Consideriamo l’atteggiamento di Salvini quanto mai vergognoso, prima scatena i suoi fans contro Lucia Azzolina e poi si indigna per atteggiamenti simili rivolti alla Borgonzoni.
Trattasi di un ulteriore sintomo della sua bipolarità? Ragiona nei termini in cui le donne si suddividono in: donne e donne leghiste? Ovvero il suo giudizio si basa su una discriminante netta e chiara? Difficile comprendere per noi persone normali.
“Caro Matteo, le donne sono donne sempre e non solo quando ti fa comodo!”
firmato dalle donne del M5S Biella e dall’intero gruppo!
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DISCARICA DI AMIANTO: NOI DICIAMO NO!
Il gruppo M5S di Biella ha realizzato un video esplicativo sui pericoli del progetto che grava sul territorio salussolese, da giovedì 5 dicembre è online sui canali social del Movimento biellese.
La discarica del Brianco verrebbe realizzata a cielo aperto, in mezzo alle risaie e conterrebbe amianto.Il nostro riso DOP verrebbe contaminato così come la falda acquifera sotterranea. Le misure di tale opera sono stupefacenti, larga quanto 12 campi di calcio e 30 metri di altezza, si calcola inoltre un passaggio quotidiano di circa 48 camion carichi di materiali cancerogeni sulle nostre strade. Il biellese diverrebbe la discarica dell’Europa, in quanto i prodotti che verrebbero stoccati a Salussola, proverrebbero da tutti i paesi europei.
Va sottolineato che non si tratta di una battaglia a meri scopi politici, l’interesse primario è di sensibilizzare tutti i cittadini sui danni che causerebbe alla salute un opera come quella in esame. Immagino che nessuno desideri che Biella, recentemente divenuta città DELL’UNESCO, abbia alle porte una fabbrica del cancro. L’amianto provoca molteplici malattie respiratorie e una grave forma di tumore, il mesotelioma pleurico, che non esiste in natura poiché trattasi di una forma di tumore esclusivamente indotto dalle polveri di amianto.
Non dimentichiamo che a Casale Monferrato sono già state accertate 2500 vittime per malattie correlate all’amianto, il picco è previsto nel 2020. Causa di tale situazione la presenza sul territorio della fabbrica Eternit, che ha operato per oltre ottant’anni. I tetti delle case e persino di alcune chiese, erano fabbricate in eternit, le strade erano lastricate in eternit e i bambini degli anni ’80 giocavano a costruire casette sugli alberi con lastre di eternit. Oltre ai lastricati il fenomeno si è amplificato a causa dei battuti e polverini che tutt’ora vengono respirati malgrado sia in corso un ampia bonifica. Attualmente i cittadini riportano di vivere nella paura e che al primo starnuto o colpo di tosse il loro primo pensiero è la morte.
Nel 2014 il processo per disastro ambientale è stato prescritto dalla cassazione e i responsabili non hanno ancora pagato per i danni causati, né economicamente, né legalmente. Oggi lo scenario giuridico si apre verso il processo Eternit Bis che si preannuncia lungo e insidioso.
Ecco perché TUTTI noi siamo chiamati a ribadire il nostro NO prima che sia troppo tardi e che la società Acqua e Sole realizzi il progetto nella zona del Brianco.
Possiamo farlo insieme, partecipando alla marcia contro la mega discarica organizzata dal comitato di Salussola “Ambiente è futuro”.
Partenza ore 10 in Piazza Duomo e arrivo in Piazza della Provincia.
Chiedo ai cittadini biellesi di non dimenticare che il problema non riguarda solo Salussola e non solo perché in virtù della vicinanza ne verremmo coinvolti, ma anche e soprattutto perché la salute va salvaguardata, per tutti. Un vecchio detto recita: oggi a me, domani a te!
Nell’auspicare una presa di posizione da parte dei comuni e della provincia di Biella, ricordo che è in corso la raccolta firme per la petizione promossa dal Comitato di Salussola.
Per sapere dove firmare è sufficiente consultare le pagine facebook del Movimento 5 stelle Biella e del Comitato Ambiente è futuro.
Inoltre un attivista del gruppo pentastellato biellese, Rosalba Gaudelli proprietaria del bar Malibù in Corso Dante Alighieri n. 9 a Biella, è disponibile tutti i giorni per aiutare a raccogliere firme.
Eleviamo il nostro NO corale, firmando e partecipando alla marcia.
Troviamoci numerosi in Piazza Duomo sabato 14, ore 10.
Maria Teresa Troietto (attivista)
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BIELLESE A RISCHIO AMBIENTALE
Il Biellese è stato minacciato in questi anni da varie emergenze ambientali che hanno richiesto mobilitazioni dei cittadini e azioni politiche di contrasto; è stato il caso dell’inceneritore Fenice negli anni novanta, poi i progetti di pirogassificatori, le mini centrali idroelettriche che prosciugano i torrenti, e ora sono sul tappeto il problema della discarica di amianto del Brianco e della diga in Valsessera.
Da anni va avanti la vicenda della diga sul Sessera voluta dal Consorzio Bonifica della Baraggia e osteggiata da molti Comuni della Valsessera e della Valle di Mosso, dal CAI e da migliaia di cittadini coordinati dall’Associazione Custodiamo la Valsessera, Legambiente e Comitato Tutela Fiumi; anche il M5S è sempre stato presente e attivo in questa storia. I responsabili delle tre associazioni, Albino Foglia Parrucin, Alessandra Marchisio e Daniele Gamba, hanno scritto a settembre una lettera al ministro dell’ambiente Costa, perché il parere di compatibilità ambientale ottenuto dall’opera nel dicembre 2014 si avvicina alla scadenza. Il decreto stabiliva infatti che l’opera dovesse essere realizzata entro cinque anni, ma ad oggi il Consorzio non ha completato nemmeno la progettazione esecutiva. Da qui la richiesta che il ministero non conceda proroghe e si metta una pietra sopra ad un progetto che porterebbe a una modifica ambientale pesantissima della vallata a fronte di discutibili benefici e di indiscutibili ingenti investimenti di denaro. I comitati riterrebbero in ogni caso necessaria una riconsiderazione della valutazione d’impatto ambientale a distanza di molti anni dalla precedente VIA. Una battaglia ambientale di grande peso per il Biellese e per una delle sue aree più preziose dal punto di vista ambientale che sta vivendo una fase molto importante. Nel 2017 avevo partecipato con Albino Foglia, Daniele Gamba, Marcello Vaudano e Alessandra Foglia alla assegnazione del Premio Alpinistico Nazionale “Marcello Meroni” a Milano. Due anni fa “Custodiamo la Valsessera” aveva ricevuto l’ambito riconoscimento a Palazzo Marino e a testimonianza dell’importanza del premio aveva partecipato anche il presidente nazionale CAI avv. Torti che aveva avuto parole di grande sostegno per l’associazione invitando le sezioni CAI ad appoggiare questa battaglia ambientale. La battaglia pare ora essere veramente giunta ad uno snodo cruciale. Il Movimento, ora al governo con il ministro Costa, ha tra le mani le carte per mettere la parola fine alla questione diga e all’impatto devastante che avrebbe sull’ecosistema e sul paesaggio e il M5S biellese ha il compito di seguire da vicino questa delicata fase della vicenda per ottenere quel risultato atteso da tanti.
Giuseppe Paschetto
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RIAPRIAMO LA RACCOLTA FIRME
E’ così assurdo che in certi luoghi si coltivi una discarica invece del riso dop, che qualcuno ci chiede se non sia una bufala questa di una mega discarica piazzata fra le risaie. Ahinoi! è tutto verissimo! Tutto quello che diffondiamo è assolutamente documentato. Ci siamo letti centinaia e centinaia di pagine, e abbiamo visionato decine di tavole di disegno.
Iniziamo dall’ABC: in che contesto si trova la mega discarica di amianto in progetto alle porte del biellese? Ecco. Campo e controcampo di quest’area al limite della serra, dove le colline si sfrangiano e diventano le risaie in cui si coltiva il riso dop di Baraggia biellese e vercellese (l’unica dop sul riso in italia). Perchè gli altri l’amianto lo infilano nelle miniere, noi invece siamo più furbi e ne facciamo una montagna in mezzo alla campagna.
Si tratta di una discarica a cielo aperto, superficie pari a 12 campi di calcio, scavo profondo 15 metri, in superficie forma una montagna di amianto alta 20 metri esposta ai quattro venti, il suo volume è di un milione e mezzo di metri cubi, ASL e ordine dei medici di Biella hanno detto di NO!
Nel novembre 2017 abbiamo iniziato una raccolta firme per fermare questo scempio.
A novembre dello stesso anno le firme erano cinquemila, ma ci avete fatto capire che possono diventare molte di più, e che volete un mezzo rapido e semplice per manifestare il vostro sdegno. La petizione non dice solo che non vogliamo la discarica ma anche che pretendiamo piani di bonifica, pretendiamo che l’amianto sia smaltito nei siti idonei, in sotterraneo e non in mezzo alle risaie dop, soprattutto pretendiamo che la programmazione in materia di rifiuti sia effettuata in sede regionale per assicurare che la distribuzione degli impianti sul territorio garantisca il rispetto dei principi di PRECAUZIONE, di PREVENZIONE, di PROPORZIONALITÀ’, e di SOSTENIBILITÀ’ AMBIENTALE.
Non si può permettere che un qualsiasi imprenditore si svegli una mattina e decida di trasformare una risaia biellese in una mega discarica per l’amianto di mezza Italia.
Quindi riapriamo la raccolta firme che aveva già totalizzato 5000 sottoscrizioni.
DOVE FIRMARE LA PETIZIONE: ELENCO AGGIORNATO!!
SANTHIÀ’
Panificio Pasticceria Carlino&Contu in Via Matteotti 7
Non solo Pane di Severina Torchia in Corso Nuova Italia 164
Hairstudiofabio parrucchieri in Piazza Biglia 11
Pizburger in Corso Nuova Italia 166
Spizzichi&Bocconi in Corso Sant’Ignazio
BM Infissi Snc in corso San’Ignazio 26
Pasta & Co. via Matteotti 42/c
BIELLA
Architetto Marcolongo Alessia via Candelo 25
Annalisa Ferrara Parrucchieri ed Estetica via Pietro Micca 1/E
Betty Bar in via Tripoli 17
@Colorificio Ferrarone viale Macallè 45
Stile di Canova Simona parrucchiera Piazza della Cisterna 4
Tabaccheria edicola di Davide Boem via Ivrea 113/b
Mountain store Biella strada Trossi (via Cavour 61 Gaglianico)
@bioriginal via Italia 43/b
CAVAGLIA’
Panificio pasticceria Carlino&Contu in via Rondolino 9
Pastore Moto snc via Vittorio Emanuele II n. 3
CARISIO
Municipio di Carisio Piazza Libertà 1
Minimarket Bruno Lorena via S Nicola 12
Panevino La Bottega Alternativa via Bersini 4
“PALADINI” Hotel e Ristorante strada Complanare 16
Hotel L’ANGOLO via Torino 3
trattoria cuore d’oro – San Damiano fraz San Damiano 46
GAGLIANICO
Palestra Club 94 lifestyle Via Piave 41
MASSAZZA
Erica Gardin Britishpride Labradors cascina Romana
VIVERONE
Bar La Capannina Lido Di Anzasco Lago Di Viverone via statale 19
Farmacia Ruffino Via Provinciale 76
E’ solo l’inizio. Nei prossimi giorni comunicheremo altri aggiornamenti su dove potrete firmare, seguiteci su facebook: https://www.facebook.com/comitatosalussola.ambienteefuturo.5?ref=br_tf&epa=SEARCH_BOX
e se qualcuno volesse farsi promotore della raccolta ci contatti.
Grazie a tutti!
Comitato Salussola Ambiente è futuro
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LETTERA DI UN CITTADINO SUL TEMPIO CREMATORIO BIELLESE:
Buongiorno,
sono un vostro elettore, nonché cittadino residente a Biella, nato a Biella da genitori immigrati che, molti anni fa si sono trasferiti al nord per poter lavorare e alla faccia
dei leghisti, che ci considerano tutti fannulloni, la mia famiglia si è sempre spaccata la schiena onestamente per mangiare. Oggi mio padre è malato terminale e siccome ha sempre detto di voler essere cremato, la vicenda che coinvolge il tempio crematorio biellese mi crea ansia.
Sicuramente mi rivolgerò al crematorio di Aosta o Torino, resta il fatto che mi chiedo come avrei reagito se fosse accaduto un anno fa, quando altrettanto sicuramente mi sarei rivolto al crematorio biellese ritrovandomi oggi, nella stessa situazione dei parenti delle “vittime” dei Ravetti.
A questo punto mi sono immedesimato nei figli e genitori che hanno avuto a che fare con loro e vi chiedo: potete fare qualcosa?
Possibile che riescano a non pagare per tutto il male che hanno causato?
Leggo nel post di Rinaldi che probabilmente c’erano i presupposti per contestare all’ente la responsabilità e che tale decreto prevede una serie di conseguenze sanzionatorie a carico dell’ente (quali per esempio l’interdizione dall’esercizio dell’attività, la sospensione o revoca di autorizzazioni, l’esclusione da agevolazioni o finanziamenti pubblici)
copiando le domande di Rinaldi chiedo anch’io:
“PERCHÉ NON È STATO CONTESTATO IL REATO?
I CONSULENTI NOMINATI DAL SINDACO DARANNO BUONI CONSIGLI?”
E aggiungo:
Perché l’attuale giunta non prende posizioni chiare e nette su questo atteggiamento macabro e scandaloso, che specula sul dolore?
Basta con gli slogan: “prima gli italiani” o “prima i biellesi” , è arrivato il momento di agire per TUTTI i cittadini, perché non esistono colori o bandiere per un dolore come quello causato dal comportamento spregiudicato, irrispettoso e volto all’unico fine del guadagno compiuto dalla famiglia Ravetti.
Le leggi ci sono, facciamole rispettare.
Chiedo che il M5S non molli mai, che l’attuale giunta metta da parte le ostilità politiche e che, la suddetta legge si tramuti in certezza della pena per i responsabili.
Grazie per avermi letto.
Cittadino, simpatizzante M5S
Riflessioni sul Tempio Crematorio di Biella
Domenica sera ho visto, come molti altri Biellesi, il servizio della trasmissione “Le Jene” sul forno crematorio di Biella e ho provato una sensazione profonda di sconforto.
Da quando la vicenda è uscita sui giornali ho seguito con attenzione ogni passo , ma vedere le immagini e i video è stato un colpo durissimo. Casse accatastate come scatoloni di materiali inutili, una piccola bara bianca appoggiata su un’ altra, prima di essere cremata in compagnia di non si sa chi, ceneri gettate nella spazzatura che, si alzavano nel vento di uno squallido cortile per poi vedere un netturbino ricevere bustarelle per portare in discarica il materiale in eccesso.
Come si possono in nome del dio denaro avere comportamenti tanto beceri?
E che tutto sia ancora in mano alla “famiglia”?
Ovvio che, in caso di decesso di un mio caro non mi avvarrei del servizio della società in questione, al contrario mi chiedo chi a Biella abbia ancora il coraggio di farlo.
Spero che la giustizia faccia il suo corso in maniera maggiormente efficace in quanto, dopo il fatto sopracitato, la credibilità dell’attuale giunta potrebbe vernirne seriamente compromessa.
Come tutti i cittadini attendo, con speranza e fiducia una sentenza equa per le vittime e mi auguro che si possa continuare, insieme a tutti coloro che già da anni operano sul territorio, a battere i pugni sul tavolo affinché la Giunta non sconti nulla ai responsabili solo per paura delle penali.
Grazie per l’ attenzione.
Un simpatizzante
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M5S, POLITICA E STAMPANTI 3D
Sono passati diversi anni. Si era attorno al 2012 quando Beppe Grillo, sul suo blog e nei suoi spettacoli, iniziò a parlare delle stampanti tridimensionali, anticipandone gli usi innovativi che si sarebbero potuti implementare con questa nuova, rivoluzionaria tecnologia. Come spesso accadeva all’epoca, le parole del co-fondatore del Movimento vennero accolte, da parte di giornalisti, “esperti” e media main stream, col consueto coro di sfottò e dileggi di varia provenienza e natura.
Oggi è nozione ormai scontata, che con le stampanti 3D ci si può davvero fare un po’ di tutto: dalle abitazioni alle protesi ossee per il nostro corpo. Nessuno ci trova più nulla da ironizzare.
Mentre invece continua imperterrita, ad nauseam, la diffusione della diceria secondo la quale “i grillini non hanno un’ideologia, non hanno un’identità. Non essendo né di destra né di sinistra, non sanno chi sono, non sanno dove andare”.
Cosa c’entra con le stampanti 3D? Ecco: queste affermazioni suonano assurde, persino ridicole alle orecchie di chi le idee, i progetti, i contenuti del Movimento li conosce, li sostiene, li persegue da anni.
Assistendo al blaterare televisivo dei vari opinionisti da talk-show, sovviene oggi una similitudine. Forse lo ricordate, in una pubblicità di ormai molti anni fa, il personaggio de “La Linea”, ideato del disegnatore Osvaldo Cavandoli. Un buffo quanto suscettibile omino rigorosamente bidimensionale, che poteva solo muoversi da destra a sinistra, o viceversa, lungo una continua linea orizzontale, di cui era parte integrante.
Ecco, oggi spiegare l’essenza del Movimento, anche e soprattutto agli habitué della politica che bazzicano salotti, televisivi e non, presenta la stessa difficoltà nella quale si troverebbe a dibattersi chi tentasse di spiegare la tridimensionalità al simpatico omino sulla linea. Un’impresa disperata. Più o meno come è evidente che fu, per gli “esperti” di qualche anno fa, comprendere la concezione e l’utilizzo delle stampanti 3D.
Trasponendo la questione in chiave politica, vediamo oggi (purtroppo in alcuni casi, ancor anche all’interno del Movimento stesso) rissosi omini assuefatti all’idea di poter muoversi solo verso destra o verso sinistra, che non arrivano a concepire il concetto del sopra o sotto, e tanto meno quella dell’avanti o indietro. La tridimensionalità non fa parte di loro e del loro piccolo mondo. Mentre è già insita dalla nascita, nelle idee del Movimento Cinque Stelle. Che sa benissimo dove vuole andare. Avanti, di fronte a sé. Il che non vuol dire a destra, né a sinistra. Pur se, anche da quelle iniziali due limitate direzioni, può ancora assorbire idee, memorie, esperienze.
Attivista M5S Biella
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Diario di un attivista(esperienza consigliata)
Biella 11 ottobre 2019
Malgrado la giornata assolata le temperature sono già rigide, meglio vestirsi con abiti pesanti.
Ore 19,30 ritrovo in Piazza Adua, da cui partiremo per Novara poi saliremo sul bus: destinazione Napoli!
Ore 9,40 raggiungiamo la meta, scendiamo assonnati e anchilosati per il lungo viaggio (14 ore e mezza) e con i nostri begli “abiti pesanti” ci troviamo nel bel mezzo dell’estate .
Indosso maglia di lana, pantaloni felpati, giubbotto foderato e sciarpa; a spalle lo zaino, che contiene cambi d’abito relativi alla stagione dal punto di vista biellese, camminare è faticoso, il desiderio di abitini esitivi e infradito mi stranisce, la doccia è come sognare un oasi nel deserto, ma quando vedo l’ingresso di Italia 5 Stelle il cuore galoppa di gioia.
Passiamo i controlli all’ingresso, non si possono portare bottigliette di plastica, all’interno forniscono un bicchiere in materiale riciclabile, con quello ci si può recare al “punto acqua” per riempirlo ogni qualvolta la sete si faccia sentire e, con queste temperatura la necessità è impellente; naturalmente l’acqua è quella pubblica(una delle nostre stelle)
Il parco è immenso e bellissimo, l’organizzazione perfetta.
Alla sinistra dell’ingresso c’è l’area “alberi per il futuro” dove, insieme ad alberi recentemente piantati, sorgono alberi secolari tra i quali il più ammirato è un cedro libanese enorme, con radici molto estese e un doppio tronco intrecciato; a destra l’area bimbi, poi il guardaroba dove si possono lasciare gratuitamente i bagagli pesanti e procedere con l’esplorazione. I gazebo sono sapientemente dislocati tra aree verdi naturali, tra cui un bellissimo stagno con le paperelle, e aree utili quali: area relax, info point, punto ricarica cellulari, merchandising e vari bar e aree food. Si possono visitare le molte agorà, la più gettonata è “Io sono futuro” ove è stato allestito un palco sul quale si alternano gli interventi dei nostri ministri, parlamentari e sindaci.
Poi ci sono le agorà regionali e quelle tematiche: sociale, istituzioni, ambiente, economia circolare, agricoltura, trasporti, telecomunicazioni e molti altri.
All’agorà sociale andiamo a seguire la nostra Lucia Azzolina, che ora è sottosegretario del MIUR ed è la guest star dei relatori, appena arriva ci fiondiamo a scattare fotografie, lei ci vede, ci sorride e alza la mano per salutarci, in molti si girano a guardarci, così che anche noi beneficiamo di un breve attimo di luce riflessa.
La serata si svolgerà all’Arena Flegrea, ho già scaricato l’invito online, ma per accedervi devo accreditarmi, noto una lunga fila di persone sotto il solleone e mi illudo che siano lì per altri motivi, mi informo e scopro che è il botteghino per gli accrediti, mi rassegno e mi predispongo pazientemente e coraggiosamente ad attendere, sudando nell’unica camicia leggera che ho portato, nel frattempo chiacchiero con una grillina di Giffoni e tra un intercalare piemontese: “che caldo nè?” e uno campano: “uè uè ci siamo”, il tempo passa e finalmente mi vengono consegnati il braccialetto giallo e il libretto che,ovviamente ostento come trofei.
Proseguo l’escursione del parco cercando altre agorà ed altri parlamentari, li vedo parlare su palchi assolati rigorosamente in giacca e cravatta e mi appaiono come eroi, mentre li ascolto accanto ad alberi frondosi e generosi di frescura.
Arriva la sera e insieme al mio gruppo mi accingo ad entrare all’Arena in mezzo a una bolgia di gente che, rispettosamente attende il proprio turno. All’interno l’Arena appare in tutta la sua maestosità e la sua tecnologica organizzazione, prendiamo posto in terza fila e attendiamo; ci siamo ritrovati tutti noi del Piemonte: biellesi, novaresi, verbanesi e persino lombardi: bergamaschi e milanesi tra cui l’europarlamentare Tiziana Beghin che, siede tra noi e conversa con noi, come una di noi.
Parte la musica, prima registrata e poi suonata splendidamente dal vivo . Attendiamo ancora.
Finalmente l’attesa termina e arriva Giggino, gli applausi e i cori lo sommergono, lui scende verso la passerella centrale e inizia il suo discorso, introduce l’arrivo di Giuseppe Conte che viene letteralmente sopraffatto dal calore dei presenti, si inchina, si commuove e si rivolge a noi come a degli amici.
Passano molti altri: Morra, Fico, Patuanelli e quando raggiunge il palco Davide Casaleggio, sugli schermi appare la foto del padre, il cofondatore del Movimento: Gianroberto; il pubblico si alza in piedi e gli dedica un lungo tributo.
E infine arriva lui: l’elevato.
Il nostro Beppe ci arringa, ci incalza con le sue considerazioni, ci incita tra una saggia previsione e una battuta e ci fa scompisciare dal ridere, anche quando ci manda affan…perchè Beppe è Beppe, nessuno come lui può strappare un sorriso anche parlando di questioni che, in bocca ad altri parrebbero drammatiche.
Concludiamo la serata con una vera pizza napoletana, yeeee!!!
Giorno 2 : la mattina inizia alle 11, così alle 8,30 parto e vado a vedere lo stupendo golfo di Napoli, mi mangio una sfogliatella di quelle che a Biella possiamo solo sognare, passeggio e faccio foto a raffica, come non ci fosse un domani.
Ore 11: riprendono i lavori nelle varie agorà, arrivano le sindache: Raggi e Appendino, si alternano altri nomi noti, sempre sotto un sole cocente, noto che gli uomini indossano anche oggi la giacca, presumo che sotto abbiano camicie a maniche lunghe e non li invidio per nulla, anzi mi preoccupo per la loro salute, quì il caldo imperversa mietendo vittime inconsapevoli quali noi biellesi che, solo a guardarli schiattiamo.
Sul palco di Agorà” Io sono futuro” torna Di Maio per la chiusura, poi si riparte.
Dopo venti messaggi e trenta telefonate giungiamo a gruppetti al ritrovo per risalire sul pullman, tutti in maniche corte, sudati e stanchi, ma anche leggeri e felici.
Ore 17,30 si parte, destinazione casa!
Raggiungo la meta alle 6 del mattino, scendo ed è tornato l’inverno all’improvviso,il freddo biellese mi investe con la sua umida carezza, non ho mai dormito e ho le anche incriccate, butto giù un paio di tachipirine, mangio qualcosa e mi butto sul mio letto felice, rifarei tutto anche domani!
A riveder le stelle!
Maria Teresa Troietto (attivista)