Il 15 febbraio La Stampa ha pubblicato un articolo con un titolo fuorviante rispetto ai contenuti: “Rifiuti in Lombardia: bollette più care FdI e Lega litigano sul rebus biellese.”
Come Movimento 5 Stelle la nostra linea è sempre la stessa: rispetto delle indicazioni europee che prevedono una precisa gerarchia nel trattamento dei rifiuti: prevenire, recuperare, riciclare e solo in ultima istanza, appena prima del conferimento in discarica, è previsto il recupero di energia attraverso termovalorizzatori. Per questo ci siamo sempre impegnati contro le scorciatoie degli inceneritori, si tratti di Cavaglià oppure di Roma. Non opposizione ideologica agli inceneritori ma rispetto delle norme e degli equilibri ecologici.
E’ interessante sentire il commento di Massimo Berzero, vice presidente di Santhià Obiettivo Salute, rispetto agli scenari previsti.
“La TARI aumenterebbe perché l’indifferenziato bisognerà bruciarlo in Lombardia, nonostante Biella sia tra le più virtuose nella raccolta dei rifiuti pari al 69% di riciclo, in quanto la discarica a Cavaglià che grava sulle falde acquifere delle zone a valle è destinata alla chiusura.”
In sintesi qual è il punto di vista di SOS Santhià su ASRAB?
“ASRAB è un’impresa di smaltimento rifiuti a mezzo discarica (I dati ISPRA ultimi attestano che diminuiscono le quantità che vengono conferite in discarica :è un trend che avviene già da 10 anni ) con sede a Cavaglià. Si tratterebbe di una società che appartiene per il 70% ad A2A Ambiente S.p.A, già presente con attività industriali di riciclo nel basso biellese ai confini di Santhià. Il restante 30 % delle azioni è della SEAB di cui il 36% appartiene al Comune di Biella. Quindi la società viene denominata privato pubblica : 70% A2A SEAB 20% Comune di Biella 10 %. ASRAB con la sua discarica a Cavaglià è stata oggetto di blocco della richiesta di A2A dell’ampliamento tramite Consiglio di Stato che ha dato ragione alle istanze del ricorso presentate dai comuni di Tronzano, Santhià in provincia di Vercelli e il comune di Cavaglià.”
In questo quadro come si inserisce A2A ?
“A2A Ambiente S.P.A. è anche il proponente del progetto dell’inceneritore a produzione di energia per cui hanno ritirato la prima domanda di costruzione presso la provincia di Biella in seguito ai molti errori di valutazione fatti emergere dalle varie osservazioni in fase di inchiesta pubblica dalle associazioni ambientali e dai comuni contrari all’incenerimento.”
E quindi?
“A questo punto sorgono delle domande :E’ più importante la Salute dei cittadini o le bollette continuando a salvaguardare gli interessi di società più private che pubbliche ? La provincia di Biella con il 69% di raccolta differenziata , in continuo aumento , ha previsto con gli enti competenti quali il Cosrab , la diminuzione del costo della TARI in seguito al virtuosismo della raccolta? La preoccupazione di alcuni portavoce politici nel cercare di garantire i privilegi dell’elettorato nella minore spesa in bolletta senza dare importanza alle insidie sulla salute nel caso si continuasse a perpetrare l’uso di discariche ed anche di inceneritori è poco esaltante. Inoltre non è ammissibile che una grande società come A2A ambiente SPA che detiene il 70% di azioni di una discarica ,sotto blocco dal Consiglio di stato per l’ampliamento, non abbia fatto programmi a lungo termine per le dismissioni, conoscendo già da tempo la direttiva della UE 2008/98/CE rafforzata dalla nuova 2018/851/UE nell’ambito dell’economia circolare.La differenziata deve essere premiante a tutti gli effetti : salute e bollette. Se devono essere addebitati i costi alla popolazione tramite le bollette allora distribuiscano anche gli utili alla stessa e non solo agli azionisti, visto che negli ultimi 3 anni il risultato finale dei guadagni sono comunque milionari!”