Il disastro della sanità pubblica è sotto gli occhi di tutti i cittadini. Da eccellenza a livello mondiale il sistema sanitario si è trasformato in emergenza nazionale. Il M5S individua una delle principali cause nella gestione regionale del servizio che dovrebbe invece essere riportata tra le competenze dello Stato attraverso una modifica del titolo V della Costituzione. C’è stata una progressiva delega e svendita della sanità ai privati e una riduzione degli investimenti pubblici. I cittadini si trovano ogni giorno davanti ai risultati della politica della destra: interminabili file di attesa per visite, analisi ed interventi, pronto soccorso al collasso, fuga dei medici e del personale sanitario. Il sistema sanitario regionale gioca al ribasso e si rivolge a cooperative e gettonisti. Chi ha disponibilità economica si cura a cliniche e studi privati, chi non può rinuncia a curarsi e spesso muore. Eppure in un Paese sempre più anziano la sanità dovrebbe essere una priorità. Invece il governo ha aumentato la spesa sanitaria per il prossimo triennio di un misero 1% che non coprirà nemmeno gli aumenti di stipendio del personale e il rapporto spesa sanitaria PIL è destinato a calare certificando un drammatico disimpegno dello Stato. Come se non bastasse l’autonomia differenziata creerà una sanità di serie A e una di serie B con l’incremento del fenomeno della migrazione sanitaria. Come M5S organizziamo lunedì 25 marzo alle 21 al salone ARCI di strada alla Fornace 8/b a Biella un incontro pubblico dal titolo “Sanità ad orologeria – in difesa del servizio pubblico” con il consigliere regionale Sean Sacco e il medico di base Alessandro Cavalotti.
